LA NOSTRA STORIA

La Scuola Secondaria di primo grado A.Provolo nasce nel 2011 come esigenza di ampliamento di un percorso globale di crescita e maturazione di studenti provenienti dai gradi scolastici inferiori, affermati in questa sede ormai da diversi anni. Il completamento di un vero e proprio istituto comprensivo offre un quadro ampio che fornisce continuità didattica ed educativa, con al centro della sua mission il valore della persona nel suo percorso di sviluppo.

La Storia di Don A. Provolo

Nella prima metà dell’Ottocento, durante il periodo di impero austriaco, a Verona furono molte le Fondazioni religiose e le opere assistenziali che nacquero unite da uno sforzo comune e molte furono le figure, che hanno visto riconosciuta la loro santità o sono avviate verso questo riconoscimento, (Nicola Mazza, Teodora Campostrini, Leopoldina Naudet, Antonio Provolo con al centro S. Gaspare Bertoni e Santa Maddalena di Canossa).
Antonio Provolo nacque a Verona il 17 febbraio 1801, la sua famiglia era di modeste condizioni sociali. Rimase orfano di padre a 15 anni, studiò presso i carmelitani scalzi e dopo la soppressione napoleonica degli Ordini religiosi continuò presso il ginnasio di San Sebastiano.

In quel periodo conobbe padre Giovanni Frisoni che gli consigliò di entrare nel seminario Vescovile di Verona per diventare sacerdote.

Fu ordinato il 18 dicembre 1824. Per qualche anno si dedicò all’insegnamento poi nel 1830 un sacerdote, Lodovico Maria Besi, che aveva raccolto in alcune stanze dei sordomuti per dare loro un insegnamento, decise di partire missionario e quella piccola scuola dovette chiudere. Lo seppe Antonio Provolo il quale sentì l’ispirazione del Signore e si fece carico degli assistiti lasciati da Besi.

Nello stesso anno aprì una scuola per sordomuti e una scuola serale per artigiani poveri, che istruiva in tutto. Iniziò una collaborazione con Maddalena di Canossa la quale l’aiutò a dar vita alla Congregazione dei figli della Carità, chiamati in seguito Canossiani. Le loro strade poi si divisero e per Antonio Provolo i sordomuti erano ormai diventati lo scopo principale e più importante della sua vita. Pose così le basi per una nuova Congregazione religiosa maschile, che chiamò “Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti”, ne 1839. Due anni dopo diede vita all’istituto femminile (“Compagnia di Maria per l’educazione delle sordomute”) di cui diventerà direttrice una delle sue prime collaboratrici: Fortunata Gresner.

Antonio Provolo fu il primo in Italia ad escogitare metodi nuovi e più razionali di insegnamento:
fu un precursore della moderna musicoterapia, scrisse manuali e altre opere inerenti i sordomuti, ma anche di carattere devozionale di impronta mariana (la Beata Vergine Addolorata fu infatti per tutta la sua vita, la sua maestra di santità).

Morì il 4 novembre 1842 a soli 41 anni forse logorato dall’eccessivo lavoro.

È sepolto nella chiesa di S.Maria del Pianto a Verona.
Dal 1960 è in corso il processo per la sua beatificazione.

“Sulle tracce di Don Provolo”
fondamentale del piano educativo per la formazione integrale degli alunni attraverso la piena valorizzazione della persona: mente e cuore.

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